sabato 26 gennaio 2008

NO A MAIANI AL CNR!


"Chiediamo il ritiro formale della nomina del Prof. Luciano Maiani (foto in alto) da Presidente del Cnr (Consiglio Nazionale delle Ricerche). Non vediamo come chi si schiera contro la libertà di espressione, come il Prof. Maiani che è tra i 67 docenti che aveva sottoscritto il documento contro la presenza di Benedetto XVI all'inaugurazione dell'Anno Accademico presso l'Università La Sapienza di Roma, possa ricoprire un incarico di tale delicatezza. Confidiamo pertanto in un pronto ravvedimento".

Maurizio Gasparri (Ufficio Politico AN)
Francesco Grillo (Presidente Centro Studi InterAzioni)
Tiberio Brunetti (Presidente Associazione Liberamente)
Cristiana Luciani (Associazione Italia Protagonista)

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Semplicemente vergognoso lasciare fuori il culto della fede dai nostri cuori ma addirittura indisponente è lascialo fuori dalle nostre università,perchè è nelle università che prenderanno piede nuove e future ideologie che senza la presenza dello spirito,tali ideologie sapranno di poco,o quanto meno,non saranno mai esaustive del concetto di umanità globale.

Anonimo ha detto...

assurdo! è indecente la nomina a presidente del CNR di chi si esprime in favore della censura preventiva nei confronti di chiunque la pensi in maniera diversa. è un controsenso giustificato solo dall' esigenza dei signori dell'ormai ex governo di occupare tutti i posti disponibili prima dell'inevitabile ritorno del centordestra al governo della nazione.

Fabio Cancelliere
Presidente AG Grottaglie - TARANTO -

Anonimo ha detto...

Premetto che sono un cattolico osservante.

Le future ideologie frutto della fede cristiana... che bello. Il Signore ne sarebbe davvero fiero.

Comunque Maiani è stato scelto da una commissione internazionale, non dal Governo :)

Ed infine la lettera non era contro il papa ma contro il rettore Guarini.
E in effetti avete mai visto un papa all'inaugurazione dell'anno accademico? ;)
Giovanni Paolo II insegna.

Spero che il signore illumini le nostre menti.

Anonimo ha detto...

Vergogna Maiani....mi vergogno di essere italiano

Anonimo ha detto...

"E' solo dopo essere vissuto in paesi protestanti che io ho capito pienamente quale disastro morale sia per il nostro paese non il cattolicesimo astratto ma quella forma di "educazione morale" che il clero cattolico italiano dà al popolo italiano e che i papi vogliono sia sempre data al popolo italiano. E' questa esperienza dei paesi protestanti che ha fatto di me non un anticlericale ma un anticattolico: non darei mai il mio voto a leggi anticlericali (cioè che limitassero i diritti politici del clero cattolico o vietassero l'apostolato cattolico) ma se avrò un solo momento di vita nell'italia liberata, quell'ultimo momento di vita voglio dedicarlo, come individuo libero, alla lotta contro la fede cattolica. Se morirò avendo distrutto nel cuore di un solo italiano la fede nella chiesa cattolica, se avrò educato un solo italiano a vedere nella chiesa cattolica la pervertitrice sistematica della dignità umana, non sarò vissuto invano"
(Gaetano Salvemini)

Anonimo ha detto...

I MATEMATICI DELLA SAPIENZA CHIEDONO AL MAGNIFICO RETTORE DI IMPEGNARSI FORMALMENTE PER RESTITUIRE LA VERITÀ TRASPARENTE E DOCUMENTATA SUI RECENTI FATTI DELL'UNIVERSITÀ ROMANA

Richiesta di un impegno affichè mai più si possa verificare che eventi di estrema importanza possano essere decisi senza le necessarie cautele e di prendere inequivocabilmente le distanze da chi confonde tra dissenso, motore fondamentale delle istituzioni democratiche, ed intolleranza, e da chi strumentalmente confonde laicità con sentimenti di antireligiosità.


Al Magnifico Rettore,

all'attenzione del Senato Accademico

e p.c.: all'Amplissimo Preside della Facoltà di Scienze M.F.N.

con preghiera di diffusione ai membri della Facoltà,

al Direttore del Dipartimento di Matematica



Roma, 29 gennaio 2008

Caro Rettore,

ti scriviamo in relazione ai fatti che, nei giorni scorsi, hanno visto la nostra Università al centro del clamore dei mezzi di comunicazione.

La maggior parte della cronaca di giornali e televisioni conteneva gravi distorsioni dei fatti accaduti e oggettivamente documentabili, oltre a dichiarazioni fortemente denigratorie verso i 67 firmatari della lettera di dissenso e lesive della reputazione della nostra Università.

Il Ministro della Ricerca Scientifica, alcuni segretari politici, molti senatori e parlamentari hanno rilasciato generiche dichiarazioni di "condanna dell'intolleranza", e in alcuni casi di aperto biasimo delle opinioni e dell'operato dei firmatari, del tutto inappropriate alla vicenda in esame, contribuendo in questo modo a fornire all'opinione pubblica una lettura dei fatti di grande superficialità.

Come certo saprai, nel Senato della Repubblica si è arrivati a mettere in dubbio la stessa nomina del Professor Maiani a direttore del CNR.

Registriamo che, sino ad ora, né tu né il Senato Accademico avete preso le dovute distanze da queste posizioni ed anzi le avete sostanzialmente avallate.

Una parte dell'opinione pubblica è stata turbata per quella che è stata fatta apparire come una forma di prevaricazione nei confronti del Papa da parte dei docenti di questa Università. Un'altra parte, consapevole delle informazioni che non sono state fornite a chi non lavora alla Sapienza, è invece stupita da quel che appare un tentativo del suo Rettore di addossare la responsabilità di questo disastro mediatico a una parte dei docenti dell'Ateneo, invece di ricercare pragmaticamente le ragioni di una gestione tanto insoddisfacente della vicenda.

Vogliamo con la presente comunicarti che:

- CI INDIGNANO le accuse di incompetenza e mediocrità scientifica rivolte ai firmatari della lettera, tra cui figurano alcuni dei maggiori scienziati italiani, e verso lo storico dipartimento di Fisica, una delle punte di eccellenza della nostra Università. Ulteriore sdegno suscitano in noi le accuse rivolte ai suoi studenti, tra i più dinamici, responsabili e preparati ai quali ci è dato il privilegio di insegnare, vera risorsa del nostro Paese, bollati strumentalmente (e senza possibilità di replica) da alcuni giornalisti come "discarica intellettuale" della Sapienza;

- DEPRECHIAMO le accuse di intolleranza che sono state riversate sui nostri colleghi, per avere espresso dei dubbi sull'opportunità di un intervento del Papa in occasione dell'apertura dell'anno accademico, peraltro nei tempi e nei modi rituali e nel pieno rispetto della dialettica che garantisce la nostra Istituzione;

- CI PREOCCUPA anche la semplice evocazione di ``sanzioni'' per i dissenzienti, che troppo ci ricordano una parte oscura della storia del nostro Paese.

Queste vicende ci coinvolgono come liberi cittadini e come docenti che sentono la responsabilità di difendere il diritto di espressione e di dissenso nella nostra Istituzione e nella nostra Società.

Noi riteniamo:

1) che sia un imprescindibile diritto e dovere dei docenti esprimersi con il proprio Rettore sull'opportunità di invitare personalità nella nostra Università, a maggior ragione in occasione della cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico, che dovrebbe rappresentare un momento di condivisione e non di divisione fra tutte le componenti dell'Università;

2) che la scelta di ignorare le opinioni di un gruppo di docenti sulla questione, e di non affrontarne neppure la discussione in senato accademico, si sia rivelata un errore di cui tu ed il Senato Accademico dovreste prendere atto;

3) che il linciaggio mediatico e politico di cui sono stati fatti oggetto i firmatari del documento per l'espressione delle loro opinioni sia indegno di un paese che si dice civile e laico;

4) che queste accuse non abbiano ricevuto fino ad oggi un'adeguata risposta da parte delle personalità che ricoprono alte cariche accademiche, né dal Senato Accademico, né da te;

5) che al contrario, tu, in un frettoloso tentativo di dividere i docenti in "buoni" e "cattivi", abbia contribuito ad allargare la frattura tra l'opinione pubblica e la realtà dei fatti: il Rettore, investito del mandato di governare l'Ateneo, non dovrebbe in alcuna circostanza, per quanto difficile, contribuire a screditare con le sue dichiarazioni e i suoi personali giudizi la nostra Istituzione.

Non dovrebbe essere necessario sottolineare qui quanto lesivo suoni per noi l'epiteto "cattivi maestri" con cui hai additato i nostri colleghi all'opinione pubblica, termine utilizzato in passato per persone accusate di atti di terrorismo eversivo.

Ti ricordiamo inoltre che i docenti della Sapienza sono giudicati tutti i giorni dalla comunità internazionale, e sugli esiti di queste valutazioni tu dovresti essere costantemente aggiornato; dovresti quindi ben conoscere la considerazione internazionale della quale i docenti del nostro Dipartimento di Fisica godono insieme a quelli che, a vario titolo, nel nostro Ateneo, si sono mostrati solidali con loro.

In considerazione di quanto sopra esposto ti chiediamo

a) di impegnarti formalmente ad istituire una commissione di inequivocabile neutralità e autorevolezza che si impegni in una ricostruzione trasparente e documentata dei fatti, e che individui i correttivi da apportare ai meccanismi che regolano la vita e le decisioni nella nostra Università, affinché mai più si possa verificare che eventi di estrema importanza possano essere decisi senza le necessarie cautele;

b) di esprimere pubblicamente la tua solidarietà ai 67 firmatari del documento per le ignobili accuse di intolleranza e mediocrità scientifica di cui sono stati fatti oggetto per la semplice espressione delle loro opinioni;

c) di difendere la reputazione della Sapienza di fronte all'opinione pubblica, e in particolare quella del Dipartimento di Fisica e dei suoi studenti, che con grande energia ed impegno animano ogni giorno questa componente importante della nostra Università;

d) di prendere inequivocabilmente le distanze da chi confonde tra dissenso, motore fondamentale delle istituzioni democratiche, ed intolleranza, e da chi strumentalmente confonde laicità con sentimenti di antireligiosità.

Ci auguriamo che quanto accaduto dia lo spunto per un'attenta riflessione su una corretta applicazione dei meccanismi che regolano il funzionamento della nostra Università, sui rischi della visibilità mediatica a tutti i costi, e sulle libertà di espressione e di fede che debbono essere sempre garantite nella società civile.

Distinti saluti,

Valentina Barucci, Dario Benedetto, Elena Beretta, Emanuele Caglioti, Lucilla Cannizzaro, Donatella Capocaccia, Graziano Crasta, Flavio D'Alessandro, Andrea Dall'Aglio, Alessandro D'Andrea, Gianfausto Dell'Antonio, Michele Emmer, Alessandra Faggionato, Stefano Finzi Vita, Anna Franchetta, Adriana Garroni, Massimo Grossi, Marco Isopi, Lamberto Lamberti, Nicoletta Lanciano, Attilio Le Donne, Fabiana Leoni, Antonio Machì, Andrea Maffei, Annalisa Malusa, Maria Vittoria Marchi, Paola Marchioro, Piero Negrini, Vincenzo Nesi, Silvia Noschese, Kieran O'Grady, Gianluca Panati, Assunta Pozio, Claudio Procesi, Enrico Rogora, Andrea Sambusetti, Antonio Siconolfi, Giovanna Sontacchi, Luigi Stazi, Alberto Tesei,Antonietta Venezia;

docenti del DIpartimento di Matematica G. Castelnuovo.



(2-2-2008)

Melina2811 ha detto...

Ciao e Buona Domenica. Maria